martedì 27 luglio 2010

Intervista al Consigliere del Circolo degli Scipioni Marco Giustinelli


La Redazione intervista, alla vigilia dell'inizio delle attività 2010-2011 del Circolo degli Scipioni, uno dei fondatori dell'Associazione e attuale componente del Consiglio Direttivo.

Professor Giustinelli, come è nata l’idea della Scuola di teatro del Circolo degli Scipioni?

L’idea del Circolo è la conseguenza di un progetto didattico più ampio, che ha visto la luce nel 2008 con la tragedia Alcesti, che vuole legare lo studio delle lettere antiche con il teatro che rappresenta, nel mondo classico, la più importante espressione culturale. La Professoressa Petrucci ha avuto la geniale intuizione che i suoi studenti potessero studiare divertendosi e, contemporaneamente, dare sfogo alla propria creatività.

E quali sono stati i risultati di questo esperimento?

Assolutamente eccellenti. Basti pensare che la traduzione dell’ultima opera messa in scena, l’Edipo Re di Sofocle, è stata interamente curata dagli alunni, gli abiti sono stati realizzati sulla base di un attenta ricerca documentale e disegnati da Costanza Francavilla, una delle studentesse della classe. Così come la recitazione di una parte in lingua greca e la cura del coro che ha rispettato i canoni classici. La recitazione, quindi, ha rappresentato solo la parte più visibile dell’intero progetto, che si è sviluppato in due anni di preparazione e lavoro.

E il “Circolo” che c’entra, allora?

Il Circolo risponde alla necessità di non disperdere il lavoro realizzato e di offrire alle classi liceali successive l’opportunità di proseguire sulla strada tracciata. Purtroppo ( o per fortuna ), i protagonisti hanno terminato quest’anno gli studi liceali e quindi era necessario uno strumento che consentisse di tenerli “allacciati” al liceo stesso. Abbiamo pertanto dato vita al “Circolo degli Scipioni” e abbiamo presentato un progetto al Consiglio d’istituto del Foscolo, dove gli ex allievi davano la disponibilità a lavorare insieme ai nuovi alunni per garantire la prosecuzione dell’esperienza. Il Progetto è stato accolto con entusiasmo e dal prossimo anno si formerà un gruppo di lavoro misto che porterà la nuova commedia al Festival di Siracusa 2011.

Dalla stampa abbiamo appreso che da Settembre partirà anche una scuola di teatro esterna al progetto scolastico.

Esattamente. Alcuni degli studenti hanno chiesto se potevano approfondire lo studio delle tecniche teatrali al di la del progetto scolastico. D’altra parte il nostro territorio è abbastanza ricco di compagnie amatoriali formate da adulti, mentre per i giovani il panorama è piuttosto avaro. Abbiamo chiesto quindi a Clara Sancricca, attrice e regista affermata, se era disponibile a collaborare con noi come docente e, avendo ottenuto la sua disponibilità, abbiamo messo in cantiere anche questa avventura.

Perché proprio Clara Sancricca?

Sapevamo che Clara aveva esaurito la sua precedente esperienza lavorativa e che, quindi aveva disponibilità di tempo e voglia di sperimentarsi in un nuovo contesto. Abbiamo atteso, per correttezza, che si formalizzasse la fine del suo rapporto con la Compagnia del Jolly e ci siamo proposti per questa nuova collaborazione. Clara ha sposato il progetto didattico e formativo del Circolo e per il prossimo anno porterà avanti la parte didattica del progetto stesso, insieme a Riccardo e Simone che rappresentano il punto di riferimento del Circolo degli Scipioni.

Quindi nessuna polemica con la Compagnia del Jolly?

Approfitto della domanda, per chiarire definitivamente la questione, visto che qualcuno sta diffondendo notizie false e tendenziose su ipotetici conflitti con l’organizzazione di Alex Papitto. In questa sede ribadisco il mio personale apprezzamento per l’opera di diffusione della cultura teatrale che Papitto ha portato avanti in questi anni. D’altro canto, sono sotto gli occhi di tutti i riconoscimenti che ha ottenuto in manifestazioni come “Arte per la Pace” o in spettacoli come “Il taxi a due piazze” o “Vuoti a perdere” o “La partitella” etc. Sarebbe ingeneroso confrontare una esperienza che sta nascendo adesso con un percorso consolidato e collaudato come quello della Compagnia del Jolly. Il Circolo è un’altra cosa. Il Circolo vuole creare una situazione “di nicchia”, destinata alla sperimentazione, alla valorizzazione del teatro classico. Il nostro Target non è sicuramente quello dei grandi numeri, dove invece Papitto è maestro. Noi puntiamo ad un teatro di eccellenza, di estrema qualità che guarda ai numeri in modo molto relativo. Quello che ci interessa è fare cultura in modo serio e a costi sostenibili per chiunque, valorizzando i talenti del nostro territorio. Ci auguriamo invece di poter trovare dei punti di contatto con la Compagnia del Jolly per eventuali collaborazioni future. Quindi, polemica chiusa. Nessun conflitto tra due realtà necessariamente distanti tra di loro e con obiettivi nettamente diversi.

Non c’è il rischio che qualcuno abbandoni la Compagnia del Jolly per il Circolo degli Scipioni, creando qualche frizione di troppo?

Io sono un uomo di sport e da tantissimi anni vivo in mezzo al calcio. Le assicuro che nessuna squadra di calcio al mondo mantiene gli stessi giocatori per più di quattro/cinque anni. E’ naturale che gli attori, come i calciatori, desiderino sperimentarsi in contesti diversi, fare nuove esperienze, verificare sul campo le proprie potenzialità e conoscere nuovi ambienti e nuove persone. Quindi non vedo nessun problema se qualche ragazzo decidesse di cambiare casacca. D’altro canto potrebbe accadere la stessa cosa a parti invertite. L’importante che tutto avvenga con correttezza e trasparenza. Se poi pensiamo al bacino di utenza del nostro territorio e alla capacità ricettiva delle nostre organizzazioni, ogni considerazione cade da sola. Stiamo parlando di decine di migliaia di potenziali utenti e quindi viene da se che c’è posto per tutti. Anzi mi auguro che iniziative come la nostra prolifichino sul territorio. Purtroppo da troppo tempo la proposta culturale dalle parti nostre non è all’altezza delle aspirazioni dei nostri ragazzi. Ad Alex Papitto e ai suoi ragazzi vanno invece i nostri migliori auguri per una stagione ricca delle soddisfazioni e dei successi che meritano.

I programmi per il futuro?

Non voglio anticipare nulla, perché tutto sarà reso pubblico durante la manifestazioni di apertura che si terrà alla fine di Settembre. Posso solo dirvi che è confermata la nostra partecipazione al Festival Internazionale del dramma Antico di Siracusa, dove metteremo in scena una nuova bellissima opera classica con la regia di Simone e la sceneggiatura di Marcella Petrucci e che in primaverà sarà organizzata una anteprima dello spettacolo in un prestigioso teatro di Roma, dove verranno raccolti fondi per la diffusione della cultura dell’emergenza, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Castelli Onlus e il Comune di Roma. Desidero, a questo proposito, evidenziare lo stretto legame che intendiamo saldare tra il mondo del teatro e quello dell’impegno nel sociale. Metteremo in campo iniziative che promuoveranno progetti di inclusione e integrazione. La cultura non po’ e non deve essere un prodotto di elite, ma come lo sport, deve essere un diritto di tutti. Per questo, come dicevo prima, i costi per associarsi al Circolo saranno il più possibile contenuti e compatibili con la situazione economica delle famiglie che ci affidano i propri ragazzi. Il programma completo verrà diffuso a settembre in un incontro con la stampa e le autorità locali. Ci attende un anno di duro lavoro e di straordinario impegno. Ma le difficoltà non ci spaventano, anzi, sono da stimolo per fare sempre meglio e di più.

In bocca al lupo quindi, alla Compagnia del Circolo degli Scipioni.

Crepi. E grazie per gli auguri.

martedì 13 luglio 2010